domenica 8 febbraio 2009

Lo scempio più atroce


In questo articolo Eugenio Scalfari descrive nella maniera più appropiata quello che sento e quello che provo.
Il vero nocciolo della questione è che alla gente comune, al popolino, non importa nulla della libertà. Non sanno cosa farsene, o meglio non se ne accorgono della mancanza. Per adesso.
Quando Mussolini sciolse le camere e agguantò tutti i poteri dello stato, la gente lo accolse con tiepida gioia, basso sgomento. La stessa gente, quando anni dopo andò a combattere e morì per una guerra inutile (conquistare il mondo?!?), ripensò che forse aveva sbagliato a dare tanto potere ad un uomo solo, ma era troppo tardi.
La chiesa si permette di parlare, quando fù proprio sotto Mussolini che firmarono i patti lateranensi, ma lo stesso governo con cui avevano stretto una così profonda amicizia meno di 10 anni dopo emanò le leggi raziali. Nessuno pensò ad una scomunica, tutti rimasero a guardare basiti,mentre il mondo andava in pezzi.
Fortunatamente la nostra costituzione è stata creata dai padri fondatori in maniera tale che la democrazia non possa essere facilmente scardinata.
A mio parere l'unica possibilità rimasta all'Italia è rendere il nodo Alfano incostituzionale e processare, come ogni uomo italiano, il presidente del consiglio per tutto i suoi reati.

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